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Content Marketing

Nessuno legge la pubblicità. Le persone leggono cosa trovano interessante e, a volte, capita che sia pubblicità.

Content Marketing

Nessuno legge la pubblicità. Le persone leggono cosa trovano interessante e, a volte, capita che sia pubblicità.

In una sola frase, Howard Luck Gossage (uno dei più importanti innovatori nel campo della comunicazione pubblicitaria) ha spiegato perché il Content Marketing è l’elemento chiave per ogni strategia di comunicazione.

Negli ultimi anni, infatti, il marketing ha cambiato direzione: anche se l’obiettivo ultimo delle aziende rimane la vendita, il metodo di comunicazione è in fase di sperimentazione e continua evoluzione.

Perché?

Perché oggi, con l’avvento di internet e il graduale distaccamento da TV, riviste cartacee e radio, ci sono infinite strade da seguire per mettersi in contatto con i consumatori. Se pensiamo anche solo alle nostre abitudini è chiaro che ci affidiamo sempre di più al web: guardare un film, leggere le ultime news, ascoltare musica e rimanere in contatto con i nostri familiari e amici ormai avviene quasi esclusivamente attraverso applicazioni e ricerche su browser.

Come fare, quindi, a comunicare correttamente in rete? Come possiamo far emergere la nostra voce tra le tante già presenti? Qual è la corretta strada da seguire?

Tante di queste domande non hanno una risposta certa e indiscutibile, non esiste una formula magica per creare la perfetta strategia di marketing, ma ci è facile comprendere perché è necessario creare dei contenuti in grado di fornire informazioni utili e concrete ai prospect e ai clienti. 

Partiamo però dall’inizio: a cosa ci riferiamo quando parliamo di content marketing?

Quando parliamo di content marketing ci riferiamo a tutte quelle informazioni che un’azienda ha la possibilità di condividere con suoi clienti e non solo.

Articoli, white papers, casi studio, video e infografiche sono solo alcuni dei possibili mezzi di cui possiamo avvalerci al fine di condividere con il pubblico la nostra conoscenza e la nostra esperienza.

Includendo questi elementi in una strategia di marketing i clienti e i prospect ricevono principalmente informazioni di loro interesse e non percepiscono la nostra comunicazione come futile, marginale e –soprattutto– non studiata in base alle loro esigenze.

Per strutturare un piano redazionale in grado di generare risultati concreti bisogna tenere a mente che i bisogni e le necessità dei clienti sono al centro della nostra comunicazione, non i prodotti/servizi dell’azienda.

Dopo aver creato dei contenuti che il nostro pubblico può trovare interessante, però, come e dove li condividiamo con loro?

Il web offre svariate soluzioni: email marketing, social media marketing, notifiche pop-up sui siti web e blog sono solo un esempio dei possibili punti di contatto.

Stilare una strategia e un calendario editoriale è il primo passo se vogliamo comunicare con i consumatori nel momento giusto della loro customer journey.

Dopo aver speso del tempo per creare il contenuto perfetto non vogliamo rischiare di inviarlo nel momento sbagliato alle persone sbagliate, no?

Per questo motivo, quando scegliamo degli argomenti per i nostri contenuti, è essenziale pensare attentamente anche al dove e al come, oltre che al cosa e al chi. 

I bisogni e le necessità dei clienti devono essere al centro della strategia di comunicazione.

A questo punto possiamo definire i tre elementi che non possono assolutamente mancare in una strategia di comunicazione che pone le sue fondamenta sul content marketing.

1. Valore: le persone che visualizzano i nostri contenuti devono percepire chiaramente l’utilità

2. Rilevanza: i contenuti devono essere strettamente collegati ai bisogni e agli interessi del target di riferimento

3. Strategia: una volta selezionato il target di riferimento è necessario conoscere i canali che utilizzano e le loro abitudini.

Sappiamo cosa stai pensando… È UN SACCO DI LAVORO.

In effetti sì, lo è.

Eppure è un lavoro essenziale per qualsiasi tipo di azienda, a prescindere dal fatto che tu sia una piccola azienda o una multinazionale.

Perché? Dai un’occhiata qui sotto! 

1. Il Content Marketing Influisce sui Consumatori

Oggigiorno, un utente medio tende a cercare informazioni in rete prima di effettuare un acquisto. Questa propensione alla ricerca trova il suo sbocco sul web, lo strumento più facile e veloce per accedere ai dati.

I consumatori, inoltre, preferiscono ricevere informazioni in merito alle aziende attraverso articoli informativi piuttosto che attraverso la pubblcità.

Un insight interessante

Durante la fase di ricerca, il 95% dei buyer B2B apprezza la presenza di contenuti aggiuntivi in quanto trasmettono affidabilità (DemandGen)

2. Il Content Marketing Influisce sui Search Engines

Google ama le novità.

Per un’azienda, però, non è facile aggiornare in maniera regolare il proprio sito web: il background e i servizi principali, infatti, tendono a rimanere gli stessi durante gli anni.

Per questa ragione un blog è l’alleato perfetto: tenendo a mente che la creazione di nuovi contenuti incide fortemente sull’algoritmo di posizionamento di Google, la stesura degli articoli di un blog aiuterà il tuo sito a risaltare sui competitor.  

Un dato di fatto

Andrey Lipattsev, Partner Dev. Manager in Google, ha rivelato che link, contenuto e reveals links, content e RankBrain sono i top tre fattori principali nell’algoritmo di Google’s search (SearchEngineLand)

3.  Il Content Marketing Influisce sul tuo Business

I consumatori non sono gli unici che potrebbero essere interessati da ciò che scrivi.

I tuoi contenuti possono essere visti come elementi di valore anche da riviste di settore, esperti in cerca di nuove opportunità di lavoro e competitor interessati ad espandere i propri partner.

Per non parlare del fatto che il content marketing ha un costo solitamente inferiore rispetto alle tradizionali strategie di comunicazione.

Un’utile statistica

Le strategie di content marketing portano, in media, tre volte i leads rispetto al marketing tradizionale e costano, all’incirca, il 62% in meno (Content Marketing Institute Research)

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